"Chi nulla conosce e niuno ascoltando apprenda alcunché è un uomo da nulla"
(Aristotele da: Esiodo "Etica nicomachea")

domenica 25 aprile 2010

Pio XII:"considerazioni sulla giornata di domani" (elezioni per l'assemblea costituente)

Al Sacro Collegio nella festività di S. Eugenio, 1° giugno 1946 - Pio XII, Discorsi":
CONSIDERAZIONI SULLA GIORNATA DI DOMANI.
"Domani stesso i cittadini di due grandi nazioni accorreranno in folle compatte alle urne elettorali.

Di che cosa in fondo si tratta?

Si tratta di sapere se l’una e l’altra di queste due nazioni, di queste due sorelle latine, di ultramillenaria civiltà cristiana, continueranno ad appoggiarsi sulla salda rocca del cristianesimo, sul riconoscimento di un Dio personale, sulla credenza nella dignità spirituale e nell’eterno destino dell’uomo, o se invece vorranno rimettere le sorti del loro avvenire all’impassibile onnipotenza di uno Stato materialista, senza ideale ultraterreno, senza religione e senza Dio.

Di questi due casi si avvererà l’uno o l’altro, secondo che dalle urne usciranno vittoriosi i nomi dei campioni ovvero dei distruttori della civiltà cristiana.
La risposta è nelle mani degli elettori; essi ne portano l’augusta, ma pur quanto grave responsabilità!

Da una parte, infatti, è lo spirito di dominazione, l’assolutismo di Stato che pretende di tenere nelle sue mani tutte le « leve di comando » della macchina politica, sociale, economica, di cui gli uomini, queste creature viventi, fatte ad immagine di Dio e partecipi per adozione della vita stessa di Dio, non sarebbero che ruote inanimate.

Da parte sua, invece, la Chiesa si erge serena e calma, ma risoluta e pronta a respingere ogni attacco...."

Per la Chiesa si trattò,nel '46,di scegliere tra Democrazia/economia di mercato e Dittatura/economia pianificata dallo Stato.
Era questa la vera alternativa politica.

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